Ermanno Olmi

Pellicola cinematografica.

REGISTA CINEMATOGRAFICO

Durante il colloquio di alcuni anni fa avuto con Michele Guardì chiesi al noto regista televisivo se aveva mai pensato di realizzare un film su Padre Pio. Lui mi rispose che non si sentiva per nulla adeguato a quel ruolo e aggiunse che altri lo avrebbero potuto fare meglio di lui. E fu così, che nel 1996, un lettore del mio primo libro su Padre Pio mi inviò una lettera in cui mi spiegava che avrebbe voluto incontrarmi per parlarmi di un progetto sul celebre frate con le stimmate che si legava a quanto da me scritto nella parte conclusiva del libro in cui avevo fatto menzione ad un sogno in cui mi trovavo sul set di un film dedicato alla vita di Padre Pio.

Ci incontrammo a Padova dove abitava e mi disse che svolgeva una professione che gli permetteva di avvicinare numerosi personaggi del mondo dello spettacolo e del cinema.

Lo incontrai alcune volte e stilammo una scaletta di persone da contattare, soprattutto nel mondo delle produzioni cinematografiche, alle quali proporre un soggetto sulla vita di Padre Pio.

Fino ad allora infatti non era stato ancora proposto nessun film sul noto stigmatizzato del Gargano e così cominciammo il nostro lavoro di public relation contattando alcune case di produzione. Tra queste c’era anche quella di Ermanno Olmi che incontrammo a Bassano del Grappa, se non ricordo male in una nebbiosa e fredda mattina di febbraio.

Ci accolse in un locale attiguo al suo studio nella sua scuola “Ipotesi cinema” da lui fondata nell’82 e gli esponemmo il nostro progetto.

Non avevamo nulla di scritto in mano, quindi mi limitai a consegnargli il mio libro. Lui promise che lo avrebbe letto e semmai mi avrebbe contattato successivamente ma non apparve per nulla entusiasta di quella proposta di collaborazione. Dal suo atteggiamento si capiva che non era molto interessato a quel progetto.

Ermanno Olmi sembrava proprio il regista ideale per un film su Padre Pio. Già si era occupato nelle sue opere di temi legati alla fede e alcuni suoi film sono stati davvero memorabili. Ma il frate con le stimmate non sembrava far parte dei suoi progetti, almeno nell’imminenza.

Uscimmo dalla casa di produzione un po’ delusi ma sempre speranzosi che quell’incontro potesse trasformarsi in qualcosa di concreto ma non sentimmo più Ermanno Olmi.

L’anno successivo, nel 1997, uscì un film prodotto da Rai Uno dal titolo “Padre Pio da Pietrelcina” di Alberto Rondalli che si era formato alla scuola di Ermanno Olmi.

Forse l’idea era piaciuta al noto regista e l’aveva suggerita a un suo ex allievo divenuto nel frattempo anche un apprezzato regista, che la realizzò qualche tempo dopo il nostro incontro a Bassano del Grappa.

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