Giuseppe Saragat

PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Certamente qualcuno dei lettori lo ricorderà questo grande uomo politico, soprattutto chi ha già superato i 50 anni di età.

Saragat era considerato il leader storico della famiglia socialista e faceva parte del P.S.D.I.

Fu eletto Presidente della Repubblica italiana dopo il mandato di Antonio Segni e precedette quello di Giovanni Leone.

In quegli anni l’Italia viveva il boom economico ma erano ancora tante le difficoltà che affliggevano il paese che stava lentamente uscendo dalla crisi nel periodo poco successivo all’immediato dopoguerra.

Quando incontrai Giuseppe Saragat era il 1966, anno della grande alluvione che colpì molte città d’Italia, tra le quali anche Trento dove vivevo con la mia famiglia.

Firenze patì danni gravissimi ma anche altre città furono flagellate dalle piogge violente e dagli allagamenti. Ricordo che le scuole rimasero chiuse per una decina di giorni. Avevo poco più di sette anni. Tutte le attività erano paralizzate. L’acqua era dappertutto. Le cantine delle case lungo l’Adige erano completamente allagate e il cosiddetto “Tombone” di Piazza Centa a Trento era praticamente sommerso. I danni furono gravissimi.

Il Presidente Saragat visitò la nostra città proprio in quei giorni e io lo vidi passare su una scura auto blu in mezzo alla gente che lo salutava.

Fu questione di pochi secondi, un passaggio rapido nei pressi di Port’Aquila e dei giardini di Piazza Venezia, proprio in prossimità del centro di Trento. Passò tra la gente che si assiepava lungo le strade della città per vederlo, probabilmente dopo aver incontrato i vertici politici della regione e del capoluogo trentino.

Rimase in carica fino al 29 dicembre 1971 quando gli succedette Giovanni Leone, celebre insegnante e avvocato del Foro di Napoli.

Quell’incontro mi emozionò moltissimo perché ero abituato a vederlo quasi ogni sera nei telegiornali della televisione mentre parlava di politica o partecipava a qualche meeting con uomini illustri di tutto il mondo.

Era un uomo dal tono austero e forse un po’ conservatore ma il suo settennato trascorse senza particolari scontri, anche se le responsabilità che doveva affrontare erano tante per un paese che da poco aveva ricominciato a rivivere dopo il periodo buio dell’ultimo conflitto mondiale di vent’anni prima e le recenti difficoltà originate dalla guerra fredda che era al suo culmine proprio in quegli anni.

Nella foto proposta, Saragat nel suo ritratto ufficiale (fonte: Wikipedia).