Zietta Liù

GIORNALISTA, POETESSA E SCRITTRICE

I legami di parentela che mi legano a questa poetessa e scrittrice degli anni ’40 e ‘50 sono più certi e sicuri, rispetto a quelli con Renzo Arbore.

Mia madre mi disse che Zietta Liù, della quale alcuni racconti finirono persino nei libri di scuola, era la moglie di un cugino di mia madre che a quei tempi abitava a Napoli. Quindi, come nel caso di Renzo Arbore, anche lei era per me una cugina ma questa volta di secondo grado.

Credo possa essere plausibile questa circostanza a giudicare da ciò che poi negli anni sono diventato. Anch’io, come lei, è molto tempo che scrivo e anzi, in questo ultimo decennio, la mia attività di scrittore si è intensificata e prende quasi per intero la mia giornata professionale. Anch’io, come lei, sono giornalista e ho collaborato con la Rai.

Solo recentemente, tramite la rete Internet, sono venuto a sapere che Zietta Liù ha persino contribuito a scoprire il talento dei fratelli Bennato.

Vi propongo uno stralcio della sua biografia che appare su Wikipedia: “Zietta Liù, pseudonimo di Lea Maggiulli Bartorelli (Pisa, 1900 – Napoli, 16 marzo 1987), è stata una scrittrice e giornalista italiana.

Lea Maggiulli Bartorelli, arrivata a Napoli giovanissima dopo aver sposato un napoletano conosciuto negli anni di guerra, iniziò a dedicarsi all’insegnamento e quindi al giornalismo con lo pseudonimo di Zietta Liù scrivendo rubriche per bambini su varie testate partenopee e nazionali.

Collaborò a lungo con il Corriere di Napoli con la rubrica Bambinopoli, al Corriere dei Piccoli ed al Giornale della Scuola.

Fu autrice di poesie, racconti e spettacoli teatrali, nonché di scritti di vario genere pubblicati anche in antologie scolastiche (Tredicino, Il piccolo indiano, La favola più bella, L’amore di Cappuccetto Rosso, Fiordilino, Voli di fantasia, Il cuore e la strada, Le favole belle, Fresca fiorita).

Collaborò con il primo centro di produzione Rai di Napoli con la trasmissione “Il nostro piccolo mondo” (in cui ebbe modo di presentare il Trio Bennato, da lei scoperto in alcuni locali napoletani e costituito dai tre fratelli Edoardo, Eugenio e Giorgio Bennato, nella loro prima apparizione televisiva e fondò «La ribalta», scuola di teatro e recitazione per fanciulli della buona borghesia napoletana che ebbe tra i tantissimi alunni Roberto De Simone, Fausta Vetere, Giulio Adinolfi e Rosa Russo Iervolino, Peppe Barra e Alighiero Noschese”.

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