Umberto Smaila – Jerry Calà – i Gatti di Vicolo Miracoli e Gianfranco Fino

Visti e sentiti da vicino.

ATTORI E CABARETTISTI

Tra i gruppi di cabaret italiani, quello dei “Gatti di Vicolo Miracoli”, originari della bella ed affascinante Verona, la città di Giulietta e Romeo, è quello che ha resistito forse di più degli altri nella loro originaria formazione, che all’inizio era composta da Gianandrea Gazzola, Spray Mallabay, Nini Salerno, Jerry Calà e Umberto Smaila.

Nel ’73 con l’abbandono dei primi due che vennero sostituiti da Franco Oppini, il quartetto iniziò la sua scalata al successo partecipando a trasmissioni come “Non stop” di Enzo Trapani e “Domenica In” nella versione di Corrado del ‘79, dove apparivano nella sigla del fortunato programma con la canzone “Capito?!” che ottenne immediatamente un grandissimo successo di pubblico.

Ma solo due anni dopo, nell’81, Calà abbandonerà il gruppo per intraprendere la carriera di attore solista.

Umberto Smaila – Jerry Calà – i Gatti di Vicolo Miracoli e Gianfranco Fino

Il gruppo proseguì la sua attività con solo tre elementi ma anche Smaila, pur restando sempre all’interno della rinnovata formazione, inizia una carriera autonoma da “solista”.

Perdonate questo termine che di per se è più adatto per i gruppi musicali ma non saprei quale altro utilizzare.

Li conobbi intorno alla fine degli anni ’80 quando erano ancora tutti insieme. Smaila aveva già iniziato una carriera da solo sia nel cinema che in televisione. Chi non ricorda il suo famoso e seguitissimo programma di seconda serata su Canale 5 dal titolo “Colpo grosso”?

Jerry Calà aveva già abbandonato il gruppo per il cinema ed infatti all’inizio degli anni ’80 cominciò a girare un film dietro l’altro dimenticando quasi completamente le esibizioni negli spettacoli di cabaret.

Umberto Smaila – Jerry Calà – i Gatti di Vicolo Miracoli e Gianfranco Fino

Quando un giorno chiamai l’agenzia di management di Jerry per fissare una serata con lui mi risposero che con il cascè sostanzioso in milioni di lire a film che guadagnava (mi dissero anche di che cifra si trattasse ma preferisco non dirla), Gerry sembra non avesse grandi interessi a fare serate e se le faceva il cascè di quelle poche date era quasi “proibitivo”.

Fu per questo che scelsi un altro attore ugualmente bravo ma meno impegnativo dal punto di vista finanziario. Era Gianfranco Fino, anche lui di Verona, che stava cominciando ad affermarsi nel cabaret e negli anni successivi anche in televisione con alcune partecipazioni di tutto rilievo.

A proposito di Gianfranco, recentemente mi è capitato di rivederlo in TV come partecipante alla trasmissione “Italias Got Talent”, dopo quella sua parentesi tristissima in cui aveva scoperto di essere ammalato di leucemia.

Trovo che la sua performance proposta nella versione italiana del celebre programma di Simon Cowel è stata grandissima e la sua squalifica mi ha molto rattristato. Ma la professionalità e l’impegno di Gianfranco, sono certo, lo faranno nuovamente tornare alla ribalta.

Con Gianfranco abbiamo organizzato alcune serate in Trentino. Il mio amico Sergio Guglielmi della Musispe me lo consigliava caldamente e così alla fine cedetti e lo ingaggiammo per alcune date.

Si dimostrò efficacissimo sul palcoscenico.

Ritornando a parlare dei “Gatti di Vicolo Miracoli”, quando li vidi lavorare al Waikiki tutti insieme restai stupefatto del loro affiatamento e dovetti ammettere che erano davvero dei grandi professionisti, anche se lo show business non li aveva fino ad allora valorizzati come avrebbero meritato.

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